HawkEye – Le esibizioni di fine anno fanno bene?
Ne avevamo avuto le orecchie piene di lamentele sulla ‘questione calendario’, nel 2012 nonostante il torneo olimpico il calendario è stato ridotto davvero molto con la stagione terminata praticamente a metà novembre con la finale di Coppa Davis, che solitamente ci accompagna e ci regala un’ultimo spasmo di tennis fino ad almeno la prima settimana di dicembre.
Quest’anno non è stato così, la Davis è finita a metà novembre, il Masters addirittura la settimana prima ed entrambi sono eventi d’élite non Open perché ci si deve qualificare nel corso della stagione, quindi tirando le somme l’ultimo torneo aperto a tutti si è giocato l’ultima settimana di ottobre, Parigi-Bercy, e sappiamo come è andata: Finals appiccicate e molto disinteresse da parte dei più forti. Più forti che avranno preferito rinunciare ad un torneo, ma per concludere bene alla Finals e godersi questi quasi due mesi di vacanze per riposarsi come da loro chiesto con la famosa questione calendario.
Ma a dicembre che succede? Murray sfida in esibizione Andy Roddick fresco di ritiro, Federer lancia il Gillette Tour e sfida tra gli altri Tsonga e Del Potro, Nadal dichiara di tornare ad Abu Dhabi (prima di smentire come già sappiamo) dove invece va a giocare anche Djokovic. Ma come tutti questi non si dovevano riposare e ‘ricaricare le pile’ per regalarci un avvincente 2013?
A quanto pare le esibizioni stanno diventando una vera e propria droga ma più per i tennisti che si vedono elargire grandi somme dagli sponsor a quanto pare. Le esibizioni inizialmente vedevano i tennisti impegnati nelle giornate per i bambini prima dell’Australian Open e dello Us Open, quelle si che erano belle anche perché i giocatori si rilassavano e si divertivano facendo al tempo stesso divertire. Qualche anno dopo per rispondere alle catastrofi naturali sono stati organizzati degli eventi di beneficenza che hanno comunque riempito gli stadi.
Così si decide di infuocare ancor di più la già accesa rivalità che c’era tra i numeri uno e due del momento, Federer e Nadal, andando a proporre La Battaglia Delle Superfici ed è chiaro che diventa una questione di marketing, qualche anno più tardi fa la sua apparizione il torneo esibizione di Abu Dhabi e i tennisti cominciano a organizzarsi per fatti propri cercando di ritirare in ballo vecchi tennisti detentori di vecchi record ormai in bilico, vedi le sfide fra il pensionato Sampras e Federer, o ancor dopo il doppio Federer-Sampras contro Agassi-Nadal fino ad arrivare ai giorni nostri.
Magari qualcuno non può vederci niente di male, ognuno nel suo tempo libero può far quel che vuole, ma è quasi ipocrisia lamentarsi del calendario troppo lungo per poi giocare tante altre partite seppur in esibizione. Esibizioni che comunque stanno diventando sempre più regolari annualmente, vedi Abu Dhabi giocato sempre nello stesso periodo già da qualche anno sta diventando quasi un torneo, a scapito dei veri tornei di inizio anno già troppo spesso snobbati perché a poche settimane dal primo Slam stagionale e adesso ancor più snobbati perché vengono dopo le esibizioni di fine anno.
Insomma in misura contenuta e per eventi che possano far divertire, le esibizioni vanno più che bene, ma abusandone si potrebbe tornare quasi a intravedere, per chi segue il tennis da tempo, ad una leggerissima divisione all’interno del circuito, come fu molti anni fa tra professionisti ed amatori. Quindi, ‘guys’, andiamoci cauti con le esibizioni e concentriamoci sui veri tornei, che in quelli si registrano le statistiche.