Promossi, bocciati e rimandati – GP Italia
Non penserete mica che, data l’assenza della pagellista n.1 al mondo, le nostre pagelle siano rimandate? Se lo avete pensato anche solo per un millesimo di secondo, vi meritate di uscire in Q1 con la stessa frequenza della Sauber.
Tifosi: 10 e lode. Fischi per Rosberg in Gran Bretagna, fischi per Hamilton in Ungheria, fischi per Rosberg in Belgio. E in Italia? Si canta il più classico dei po-po-po-po-po-po. Ma non con Vettel, ma con Rosberg. Bel passo avanti dall’esultanza per il ritiro dello stesso Nico l’anno scorso. Magici.
Rosberg: 10-. Gara perfetta: buona partenza, ottimo passo gara, comanda dall’inizio alla fine. Da rivedere le doti canore sul podio, e per questo non se ne va da Monza a pieni voti. Ciò che conta? Vince. Ancora.
Alonso 9: gara piuttosto anonima, viene sfilato da tutti sul rettilineo. Si merita il voto per due cose: risponde bene a tutti i giornalisti che gli chiedevano dei suoi momenti in Ferrari e va ai box a 3 giri dalla fine, solo per fare il giro più veloce della gara. Per il resto, meglio guardare a Singapore.
Ferrari: 8. Questo si poteva fare, e questo hanno fatto. La strategia a 2 soste era la più veloce, le Mercedes erano troppo veloci. Complessivamente un buon weekend, ma rimane 11 lunghezze dietro alla Red Bull. Bene ma non benissimo.
Ricciardo: 8. Salva il salvabile. Partenza ok, combatte con Hamilton e tira fuori un sorpasso meraviglioso su Bottas. Rimane concentrato nonostante le 400 interviste che ha dovuto fare in italiano. E bravo Daniel!
Williams: 7. Bottas tiene dietro Hamilton per qualche giro, e non ne ha nel finale; Massa chiude a malapena nei punti un weekend tutt’altro che brillante.
Hamilton: 6-. Una partenza degna del miglior Webber, riesce comunque ad arrivare secondo senza difficoltà nonostante qualche errore di troppo. Da rivedere.
Haas: 5.5. Stessa storia del Belgio: buona gara, ma non abbastanza per conquistare punti. Insufficienza presa solo per la pessima partenza di Gutierrez.
Force India: 5. Chiude con entrambe le macchine in zona punti, ma c’erano tutti i requisiti per far molto meglio, su un tracciato dove la Power Unit Mercedes avrebbe dovuto fare la differenza. Si poteva fare di più.
Verstappen: 5. Gara anonima: partenza disastrosa, rimonta grazie a una bona macchina nelle curve e chiude al settimo posto. Anonimo.
Toro Rosso: 3. La macchina semplicemente non va, Kvyat sembra vivere un Venerdì 17 senza fine, Sainz fa quello che può. Inevitabile.
Renault & Sauber: senza voto. Ma correvano anche loro?