Rio, day 11 – Ancora medaglie. Immensi Viviani e Bruni
La giornata numero 11 delle Olimpiadi continua a portare soddisfazioni e medaglie a Casa Italia. Per ordine cronologico la copertina spetta a Rachele Bruni che nella Gran Fondo di Nuoto di 10 chilometri grazie ad una tattica di gara molto intelligente è riuscita a strappare un bronzo allo sprint che è diventato argento grazie alla squalifica della francese Muller che in volata aveva quasi affondato l’azzurra abbracciandola in un azione che molto spesso si vede nella pallanuoto quando si cerca di non far tirare il centro-boa.
Le favorite per la prima ora abbondante di gara hanno giocato a nascondino scandendo un ritmo molto blando che teneva il gruppo delle 26 compatto. Le padrone di casa Cuhna e Okimoto assieme alla campionessa uscente ungherese Eva Ristzov si incaricavano di tirare il gruppo fino a quando dopo il terzo giro l’olandese Van Rouwendaal ha portato l’ attacco che alla fine si è rivelato fatale. Non ha preso subito un vantaggio decisivo ma ha piano piano sgretolato la resistenza delle avversarie che alla fine sono rimaste in 4 a giocarsi le altre 2 medaglie. La nostra Bruni, la francese Muller, la brasiliana Okimoto e la cinese Xin Xin che causa un errore nella valutazione della scelta finale della traiettoria si è tirata fuori dalla lotta a poche centinaia di metri dall’arrivo.
Sprint finale per l’argento con la francese che commetteva una scorrettezza ai danni della Bruni che diventava d’argento con il bronzo alla brasiliana di chiare origini orientali Okimoto.
La 23esima medaglia della spedizione azzurra, senza togliere nulla agli altri, è forse una delle più meritate. Finalmente la fortuna per una volta non ha voltato le spalle ad Elia Viviani che dopo una serie di piazzamenti sempre ai piedi del podio nelle più grandi manifestazioni internazionali è riuscito finalmente ad indossare l’Oro nel Ciclismo su Pista nella specialità Omnium.
Dopo le prime tre prove l’azzurro era dietro al francese Boudat, ma teneva dietro alcuni mostri della specialità come Gaviria, Cavendish e il danese Hansen campione uscente.
Nella quarta prova grazie ad un ottimo secondo posto nel km da fermo, Viviani prendeva la testa della classifica che difendeva alla grande anche nel giro lanciato. La corsa a punti come al solito ha deciso tutto.
Gli ultimi 40 km della corsa sono stati un brivido lungo sessanta minuti. Viviani è subito caduto per fortuna senza conseguenze dopo che oltretutto il danese Hansen aveva già guadagnato un giro a tutti con un attacco iniziale che gli aveva fruttato 20 punti e lo aveva portato vicinissimo all’azzurro.
Le cose sembravano volgere al peggio quando anche l’attacco di Gaviria e Kluge aveva fatto guadagnare ai due un giro e venti punti. Da questo momento in poi, come anche i tecnici nel dopo-corsa hanno affermato, Viviani ha corso con molta intelligenza senza volere a tutti i costi spendere troppe energie per andare a riprendersi il giro perso e sprint dopo sprint ha ricostruito il margine che aveva di vantaggio sugli inseguitori crescendo nel finale dove gli avversari erano molto stanchi e l’unico da tener d’occhio era Cavendish incapace però di recuperare il distacco accumulato.
Il plurivincitore di volate al Tour si doveva accontentare dell’argento con 194 punti, 13 in meno dell’azzurro. Bronzo al combattivo danese e campione uscente della specialità Hansen con 192.
Altre buone notizie sono arrivate nella notte italiana.
Il duo di beacher Lupo-Nicolai battendo i russi Liamin-Barsuk per 2-1 (21-18 20-22 15-11) si è garantito l’accesso alle semifinali del torneo con una prova maiuscola. Mai una squadra azzurra era riuscita ad arrivare fino a questo punto in una edizione delle Olimpiadi. Ora sulla strada degli azzurri c’è un altra coppia russa, quella formata da Krasilnikov e dal lunghissimo Semenov maestro a muro. Prova difficile per i nostri ma non impossibile.
Sono arrivate in semifinale anche le azzurre del Setterosa di pallanuoto battendo nei quarti di finale senza problemi la Cina per 12-7.
Anche per loro le chiavi del paradiso vanno chieste ad una formazione russa, che ha battuto la Spagna nei quarti per 12-10, già sconfitte nel girone eliminatorio e prossime avversarie in semifinale. Nell’altra semifinale le favoritissime americane affronteranno l’Ungheria.
Le notizie positive per i colori azzurri terminano con l’ingresso in finale di Carlo Tacchini nella Canoa Sprint 1.000 mt e delle ragazze del Sincro, Cerruti e Ferro giunte in finale con il sesto punteggio complessivo nel Duo.
In ambedue i casi comunque le speranze di medaglia sono remote.
Nella pallavolo maschile l’Italvolley è incappata in una ininfluente sconfitta per 3-1 contro il Canada che ha avuto come conseguenza l’eliminazione già ai quarti di finale una possibile protagonista come la Francia battuta nello scontro decisivo del girone dal Brasile 3-1.
Ora per gli azzurri la sfida da non sbagliare è quella contro l’Iran nei quarti di finale. Gli altri quarti di finale sono Usa-Polonia, Canada-Russia e l’infuocato derby sudamericano Brasile-Argentina guidata dal mai dimenticato Julio Velasco.
Nella boxe femminile Irma Testa è stata eliminata nei quarti di finale della categoria 57-60 Kg dalla francese Mossely, una delle favorite per l’oro. Questa volta nessuna recriminazione per la boxe italiana. Sconfitta ineccepibile.
Nella regina degli sport, Libania Grenot, dopo l’eliminazione di Fabrizio Donato nelle qualificazioni del salto triplo era rimasta l’unica protagonista azzurra della giornata ma nella finale dei 400 mt è arrivata ottava con un modesto 51.25 nella gara vinta per un soffio dalla rappresentante di Bahamas Shaunae Miller con 49.44 davanti alla statunitense Allison Felix 49.51. Bronzo alla giamaicana Jackson con 49.85.
La giornata dell’atletica leggera era stata impreziosita in mattinata dal record del mondo e la conseguente medaglia d’oro nel lancio del martello femminile conseguiti dalla polacca Anita Wlodarczyk con un pazzesco 82.29.
Nelle altre finali di giornata, record del mondo solo sfiorato nei 3000 siepi femminili dalla keniana che ora corre per il Bahrein Ruth Jebet con 8.59.75.
Sorpresa nell’asta dove il favorito francese Lavilleine è stato battuto per il tripudio dello stadio, dal brasiliano Da Silva che ha scavalcato 6.03 contro il 5.98 del francese. Bronzo all’americano Kendricks con 5.85.
Infine negli 800 metri maschili vittoria del favorito e primatista mondiale David Rudisha. Il keniano con 1.42.15 ha regolato l’algerino Makhloufi e lo statunitense Murphy.
Nel basket da segnalare la netta vittoria della Spagna sull’Argentina per 92-73 e della Croazia sulla Lituania per 90-81.
Ora nei quarti di finale ci saranno USA-Argentina, Francia-Spagna, Australia-Lituania e il derby Croazia-Serbia