L’Ammiraglia – Finhaut Emosson: le possibili alleanze
Siamo giunti alla terza e decisiva settimana al Tour De France e le Alpi entrano in scena: dopo il giorno di riposo a Berna, ci sono 4 tappe, una dietro l’altra, decisive per la Jaune. Si parte oggi con la Berne-Finhaut Emosson ancora in territorio svizzero: dopo una prima parte relativamente tranquilla con due GPM di terza categoria utili a scaldare le gambe, il finale è scoppiettante con la scalata del Col De La Forclaz, 13km al 7,9%, come trampolino di lancio prima della breve discesa e della salita finale verso Finhaut Emosson, 10,4km al 8,4%. Le pendenze di queste due salite sono impegnative, perciò il terreno per fare la differenza c’è, sia attaccando nella salita finale che anticipando sulla penultima salita.
In casa Astana la situazione non è ottimale, ma traspare ottimismo e fiducia. Fabio Aru è “solo” 10° in classifica a 5’16” da Froome e 2’31” dal podio attualmente occupato da Adam Yates, ma il morale è alto grazie alla buona prestazione di squadra nella tappa dello Jura, anche se è servito a poco. Ma c’è speranza dato che la condizione del sardo è in crescita ed è molto atteso sulle Alpi, suo terreno preferito, oltre alla classica terza settimana dove in genere Aru e l’Astana si esaltano, infatti la preparazione è focalizzata per arrivare al 100% in questa settimana. Certo, recuperare 5 minuti a Froome pare utopia, considerando che nel mezzo ci sono altri corridori, ma sicuramente ci proverà anche perchè l’Astana è stata fin ora l’unica squadra a provare a insidiare lo strapotere del Team Sky, fin ora inattaccabile. Certo, anche gli altri componenti della squadra devono essere al top per riuscire a scardinare la squadra britannica, ma sicuramente servirà l’aiuto di altre squadre, Movistar in primis.
Potrebbero esserci quindi alleanze contro la Sky: l’unica squadra, sulla carta, che potrebbe avere intenzioni bellicose è proprio la Movistar, ma il suo capitano, Nairo Quintana, usa la stessa tattica del 2015, ossia giocare a nascondino e attaccare nelle ultime tappe, ma quando ormai potrebbe essere troppo tardi. In ogni caso, la Movistar è l’unica squadra con cui potremmo contare per scardinare gli “uomini neri“. Perciò le opzioni per oggi sono due: allearsi con la Movistar e fare corsa dura sul Forclaz decimando gli Sky e sfruttare magari un possibile anticipo di Valverde che potrebbe mettere in crisi il Team Sky che quando c’è da ragionare ha qualche crepa, oppure fare come domenica sfruttando meglio però i fuggitivi. Proprio questi ultimi dovranno essere in funzione di Aru in base a come va la corsa: fondamentale capire cosa può dare Vincenzo Nibali, utile sia come appoggio che come selezione decisiva. Ma anche Rosa, ritrovato sul Colombier, Fuglsang e Kangert sono preziosi quando la strada sale. Se la corsa prende la piega che ci auguriamo, ossia isolare il più possibile Froome, è necessario attaccare, anche sul Forclaz, e sperare di trovare ancora aiuti davanti anche in funzione della salita verso Finhaut Emosson, per questo fondamentale avere uomini in fuga, che devono essere almeno due soprattutto tra quelli appena nominati. E chissà, magari anche insieme ai Movistar se hanno intenzioni bellicose. Vero che Quintana e Valverde possono essere rivali per il podio, ma l’Astana deve ambire al massimo risultato e il tempo sta per scadere. Nel caso il Team Sky dimostra di essere ancora inattacabile, inutile spendere ulteriori energie preziose cercando di concentrarle nei chilometri finali di salita verso Finhaut Emosson: vero che questa strategia è “bruttina” ma se la Sky è indistruttibile c’è poco da fare, nella speranza comunque di staccare gli altri corridori e di risalire in classifica verso una discreta Top 5, obiettivo minimo alla vigilia. Difficilmente potremmo assistere ad altri attacchi: Mollema e Adam Yates vorranno difendere il loro preziosissimo podio mentre la coppia BMC non pare avere intenzioni di guerra, con Porte che si limita a seguire gli attacchi e Van Garderen non all’altezza della situazione. L’unico che potrebbe provare qualcosa è Romain Bardet, spinto dal pubblico francese, ma praticamente senza una vera squadra a supporto: ecco magari anche il francese è disponibile per una eventuale alleanza.
Quindi qualora i Movistar decidessero di fare sul serio, conviene assolutamente creare una alleanza con loro, capire le loro mosse e insieme mandare fuori giri gli Sky costringendoli ad usare più la testa che il computerino. Anche perchè il tempo sta per scadere, le Alpi sono arrivate e non si può più giocare a nascondino. Froome negli anni passati ha dimostrato di avere un calo nella terza settimana, con Quintana che si esaltò sulle Alpi e Aru che generalmente va meglio nelle tappe conclusive. Sarà così anche quest’anno? Alle Alpi l’ardua sentenza.