Copa Amèrica: come nel 2015 ma stavolta fa più male
Come un anno fa, stesse squadre in campo e stesso esito nefasto per la nazionale Albiceleste; Chile campeòn ai rigori e Messi a guardare in lacrime quel trofeo che non ha mai vinto con la Nazionale Maggiore e che forse non vincerà mai. Già potrebbe essere stato il passo d’addio per “la pulga” che ha dichiarato a fine gara “Sono state quattro finali, ho provato di tutti per vincerle ed ho fallito, non fa per me”.
Probabili anche gli addii di Aguero, Higuain e Mascherano.
E’ stata un Copa Amèrica ricca di emozioni quella del “Centenario” con una formula che vedeva la partecipazione anche dei Nord e Centro Americani alla competizione. Parecchie sorprese nella fase a gironi con l’Uruguay che ha abbandonato, priva del suo miglior giocatore, la competizione dopo appena due partite ed il Brasile che è stato eliminato da un goal di mano nella terza e decisiva sfida con il Perù.
Il cammino delle finaliste e stato diametralmente opposto: i chileni hanno visto un esordio senza storia perso dalla propria nazionale contro l’Argentina ed una seconda partita vinta grazie ad un generosissimo rigore al 98’ nella sfida contro la Bolivia. Decisivo il 4-2 contro Panàma a cui hanno fatto segutio il roboante 7-0 contro il Messico (pensavano forse di giocare la gold-cup?) ed il 2-0 in semifinale contro una Colombia abulica.
Argentina che ha fatto la voce grossa contro tutte le squadre, dimostrando che l’incapacità di vincere risiede più nei fantasmi della propria testa che nel reale talento. Fantasmi acuiti anche dalla concezione di un popolo che crede che le uniche vittorie siano arrivate grazie a quel genio di Diego Armando Maradona, dimenticandosi dei vari Burruchaga, Valdano, Batistuta, Ortega, ….; protagonisti, dall’ 86 al ’93, dei trionfi mondiali e sudamericani.
Fin quando non si archivierà l’epoca de “un uomo solo al comando” e si tornerà ad un’Argentina forte e coesa in cui si chiederà a tutti di dare il massimo e non ci si svaluterà chiedendo aiuto a qualche santone eretto a capo popolo, non si riuscirà ad uscire dal blocco mentale e dalle pressioni a cui questo o quel santone sono sottoposti.
A Maradona veniva chiesto di essere Maradona, speriamo che la si smetta di chiedere agli altri di essere Maradona e gli si chieda semplicemente di essere Riquelme, Tevez, Messi o Aguero.