Napoli-Atalanta: Reja ha la possibilità di beffare la sua ex squadra
Per la 36^giornata di serie A, lunedì 2 maggio alle ore 21,00 allo stadio San Paolo avrà luogo il posticipo di Napoli-Atalanta.
Per il Napoli, il mese di aprile è stato da incubo. La sconfitta contro la Roma all’Olimpico per 1-0 ha messo a serio rischio il secondo posto, con i giallorossi che distano soltanto due punti, per questo, gli azzurri sono obbligati a vincere.
Non solo per la squadra è un periodo di crisi, ma anche tra il tecnico Sarri e il presidente De Laurentiis c’è un silenzio che fa quasi baccano.
Al momento, infatti, i contatti tra le parti si sono molto diradati e occorre riprendere un dialogo non solo formale. A legare De Laurentiis e Sarri c’è un contratto che prevede, entro il 31 maggio, la possibilità da parte del club di confermare l’allenatore per la prossima stagione e di farlo, con la stessa modalità, di anno in anno fino al 2020. Clausole che Sarri ha accettato pur di sedere sulla panchina del Napoli la scorsa estate. Adesso, però, ritiene di essersi meritato una fiducia che non sia più “condizionata” e anche un sostanziale aumento di stipendio. Non è l’ingaggio più alto, però: l’ex tecnico dell’Empoli si è sentito poco protetto dalla società nei momenti delicati della stagione. Non ha mai criticato il mercato invernale, ma neppure se ne è giovato.
Perciò, per lui il piazzamento in Europa sarebbe in linea con le aspettative del club e la Champions diretta rappresenterebbe un traguardo insperato. In caso di terzo posto potrebbe esserci anche l’addio.
Per quanto riguarda il match, c’è il rientro di Insigne che potrebbe prendere il posto di Mertens.
Il modulo potrebbe essere il 4-3-3.
In porta Reina. In difesa da destra a sinistra Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam.
A centrocampo agiranno Allan, Jorgihno e Hamsik.
In attacco il tridente formato da Callejon, Higuain e Insigne.
In casa Atalanta c’è l’ex tecnico Reja che si presenta al San Paolo con la salvezza quasi in tasca e cercherà di dare del filo da torcere alla squadra che ha allenato per cinque anni.
All’Atalanta manca ancora un punto per scongiurare l’ipotesi di arrivo a tre a 41 punti con Udinese e Palermo. In quel caso, se l’Udinese dovesse vincere a Bergamo, la classifica avulsa sarebbe Palermo 7 punti, Udinese 6, Atalanta 4, e condannerebbe a sorpresa i nerazzurri alla B. Ipotesi molto remota, i bergamaschi si sentono già al sicuro: è bastato un lampo di Borriello per allontanare ulteriormente la zona pericolo, ponendo le basi per la salvezza per il sesto anno consecutivo.
Gli indisponibili sono: Carmona, Bassi, Pinilla e Stendardo.
Il tecnico dovrà fare a meno di Gomez e Paletta assenti per squalifica.
Sportiello in porta sostenuto da Bellini, Toloi, Masiello e Dramé.
Un centrocampo a due con De Roon e Cigarini.
In attacco Kurtic, Diamanti e D’Alessandro che agiranno dietro all’unica punta Borriello.
L’arbitro della gara sarà il signor Giacomelli.