Tante voci, ora parla Ecclestone
Dopo essere scesa in pista in Australia per il primo GP della stagione, la Formula 1 continua a correre dove non si è mai fermata, ovvero su giornali e in contesti politici.
Dopo tanto (troppo?) tempo tornano a farsi sentire i piloti: con una lettera aperta firmata da Jenson Button, Sebastian Vettel e Alex Wurz, capo della GPDA, il sindacato dei corridori, i piloti si sono lamentati “delle ultime decisioni prese in termini finanziari e regolamentari”, con chiaro riferimento al nuovo format di qualifiche e chiedendo, seppur con garbo, uno svecchiamento del corpo dirigente. Dopo 57 anni, è il primo testo rivolto a tifosi e organizzatori, allarmandoli sul futuro di una Formula 1 ormai “malata”.
Pronta la risposta del patron del Circus, che in un’intervista a Pino Allevi sulle pagine della Gazzetta dello Sport parla appunto delle nuove qualifiche, da lui definite “una merda” appena viste attuate. Già in Bahrain si vociferava potesse tornare il vecchio format, ma Ecclestone ha affermato che “l’unanimità per fare marcia indietro ancora non c’è” e nonostante un disorientamento iniziale, si mostra prudente e fiducioso, perché “forse si può recuperare il buono che c’è in questo format”.
L’ultima domanda di Pino Allievi concerne un tema molto caro non solo agli italiani, ma a tutti gli appassionati della Formula 1: Monza. Non erano poche le voci che si rincorrevano dentro e fuori il Tempio della Velocità sul futuro (nero) di Monza, tanto che il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, era arrivato ad ammettere che “è stato tutto inutile, non ci sono più margini per trattare” per il rinnovo del circuito, in scadenza nel 2017, come sede del Gran Premio di Italia. La scelta del presidente Sias, Andrea Dell’Orto, di progettare interventi per riportare a Monza la Superbike era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, perché andava a scontrarsi con il volere dello stesso Ecclestone di dividere i due mondi. A tal proposito, sulle pagine del giornale rosa Ecclestone mostra un atteggiamento positivo rispetto al rinnovo: “credo che (Monza ndr) continuerà ad avere un gran premio. É un fatto di uomini con cui ho trattato se siamo ancora qui a discutere […] Ma alla fine arriveremo a una conclusione favorevole, ne sono certo”.
Tra nuovi format di qualifiche e vecchi dissapori per Monza, il patron della F1 ha fatto anche qualche pronostico sull’esito della stagione: il Mondiale andrà alla Mercedes e il titolo piloti a Hamilton, anche se le Rosse e le Frecce d’Argento si spartiranno equamente le vittorie.
Marchionne sicuramente spererà che Ecclestone si sbagli sull’esito mondiale, su Monza speriamo tutti che abbia ragione e i piloti spereranno che la loro lettera non cada nel dimenticatoio. Tra tante speranze, l’unica certezza è che i motori si riaccenderanno tra una settimana in Bahrain. Con quale format di qualifiche? Chissà.