Il ds laziale Tare torna nella capitale scuro in volto: otto giorni in Brasile non sono infatti bastati per concludere l’acquisto di Felipe Anderson; sembrava che l’affare fosse ormai andato in porto, quando l’agenzia che detiene parte del cartellino del giocatore ha fatto saltare tutto. Tare, tuttavia, non si è assolutamente rassegnato, poichè consapevole di avere già in mano l’accordo con il Santos e col giocatore. Queste le parole del dirigente laziale rilasciate a Lalaziosiamonoi.it: ”Non è ancora finita. Non è detta l’ultima parola; sono stati giorni intensi caratterizzati da una trattativa molto difficile. Abbiamo avuto a che fare con un gruppo (Doyen Sports ndr) che ha cambiato idea in continuazione”.
Dopo le parole al veleno dell’agente Stefano Castagna via Twitter nei confronti dell’agenzia brasiliana (“Dopo questa settimana sarò al fianco della FIFA per cercare di abolire i fondi. Sono dei banditi, il calcio e’ un’ altra cosa”), Tare cerca di buttare acqua sul fuoco, dichiarando che spera ancora nella fumata bianca: “Non percorreremo questa strada, Felipe Anderson non ricorrerà all’articolo 18 delle norme FIFA. È vero che il regolamento vieta a terzi di appropriarsi di una percentuale del cartellino di un calciatore, ma in Sudamerica questa è la consuetudine. I nostri prossimi passi? Aspetteremo ancora due-tre giorni, il giocatore lo merita. Poi vedremo cosa fare”.