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WCBS – Tra le innovazioni dello Us Open: nuovo che avanza ma vecchio che non cede

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Consolone carissimo…

Direttore, quale piacere!

Ci ritroviamo a distanza di qualche mese.

Dove eravamo rimasti?

Djokovic lanciato facile verso il Golden Grand Slam?

Ah ecco! Il mio pronostico si è realizzato solo a metà: niente grande Slam ma non ha vinto nemmeno la medaglia olimpica che gli avevo già assegnato.

Consolone siamo sinceri, almeno con noi stessi che siamo gli unici a leggerci, ci stiamo Wilanderizzando!

Come potrebbe essere altrimenti? Ormai il buon Mats è presenza fissa nelle case degli appassionati.

Comunque nonostante Mats per me non ci sono state grossissime sorprese nel torneo, non hanno vinto i numeri uno, ma quelli subito dietro.

No in effetti nessuno dei tabelloni di singolare ha stupito per il risultato finale, forse il vero favorito del maschile poteva fare un pochino meglio…

Ha avuto le sue difficoltà sia in campo che fuori, anche se in campo c’è stato poco e questo avrà sicuramente influito.

Caro direttore hai frainteso, per me il favorito era l’altro, il bi-campione olimpico scozzese che dice una parolaccia ogni tre parole tra un punto e l’altro. Ti aiuta l’identikit?

Quello che non sorride nemmeno sul podio olimpico con l’oro al collo? E in effetti hai ragione tu con questo Nole il buon Murray poteva benissimo vestire i panni di favorito.

Si si proprio lui. Ma già che hai nominato uno dei due finalisti soffermiamoci un attimo sulla finale. Credi sia stata lo specchio del torneo o la qualità del gioco ha parzialmente riscattato due settimane con pochissimi lampi di spettacolo?

Già te l’ho detto, livello non eccelso da parte di tutti – forse solo uno ha giocato davvero bene, ci arriviamo tra poco – in finale i due hanno alzato il loro livello rispetto ai turni precedenti, ma comunque non hanno toccato il loro apice a parer mio. Tu hai avuto una sensazione diversa?

No no hai detto tutto tu. Se poi la finale femminile la vince la Kerber di spettacolo non si può parlare, ma sicuramente si può dire che il duro lavoro paga e che è stata senza ombra di dubbio la migliore giocatrice durante queste due settimane.

Spettacolo tra le donne lo dà solo la Vinci, penso non ci siano dubbi su questo, le altre qualsiasi tipo di gioco pratichino non ti fanno saltare sul divano.

Come tu ben sai io invece salto sul divano quando gioca la Kvitova (solo quando gioca) però sono gusti…

E io mi chiedo sempre come sia possibile…comunque Consolone ho una novità, invece di lasciarci trasportare dai pensieri io suggerirei di scegliere due argomenti a testa e commentarli in questo nostro WCBS. Due tu, due io, uno che scegliamo assieme se ci accorgiamo di aver lasciato fuori qualcosa e poi la scelta del titolo, come ben sai è da un po’ che vorrei farla in modo trasparente. Ovviamente sui due argomenti partirei avvantaggiato perché me lo sono già preparato.

E se parti avvantaggiato ti concedo la parola, sono certo che mi ispirerai come si deve.

Beh io comincerei dal prestigiatore, già l’avevo notato, ma qui mi ha realizzato un grande spettacolo sul centrale, di sera e contro un top10 ex numero uno e vincitore di tutto.

Possiamo dire che ha fatto non solo un grande torneo ma ci ha regalato, insieme all’altro, il miglior match del torneo. Tra l’altro Nadal mi sembrava tutto sommato in buona forma e con un pizzico di fortuna in più avrebbe anche potuto dire la sua per la vittoria finale secondo me.

Son d’accordo miglior match per me anche dell’anno. Nadal non ha giocato affatto male, il migliore che ricordo da due anni a questa parte, però nei momenti importanti non era il solito Rafa. Hai presente quel dritto nel tie?

Mamma mia! Ho il magone io per lui, probabilmente staremmo a parlare di un altro torneo…

Vai Consolone, io la carta Lucas Pouille me la sono giocata e per prima, tu di che vuoi parlare?

Io vorrei parlare di quello che speriamo sia un ritorno definitivo ai massimi livelli: dopo le Olimpiadi Del Potro era atteso dalla prova del 9 e devo dire che non ha sfigurato. Probabilmente ancora gli manca qualcosa sulla lunga distanza ma la strada da percorrere credo sia quella esatta.

Grande Consolone, sarebbe stato il mio secondo argomento, ma ne potrò scegliere un altro.

Se vuoi posso lasciartelo e io me ne prendo altri due così non facciamo doppioni, al direttore la precedenza.

No no va benissimo. Che dire di Delpo, anzi che aggiungere alla standing ovation che gli ha riservato l’Arthur Ashe a match ancora in corso. Inutile dire che potevo benissimo essere tra quelli che urlavano “Delpo, Delpo, Delpo” tra gli spalti. Mancava e manca un giocatore così, c’è speriamo però migliori la tenuta.

Dopo 5 anni di tennis ad intermittenza non è un gioco da ragazzi per chi della tenuta non ha mai fatto un punto di forza tornare al massimo in fretta, ma se tutto dovesse andare bene credo che la quadratura dovrebbe trovarla anche lui prima o poi.

Sperando che gli infortuni, gli acciacchi e la sfiga abbiano terminato con lui.

Se dovesse essere in condizione a lungo termine potrebbe farci divertire e potrebbe lui stesso togliersi ulteriori soddisfazioni. Prego!

Consolone a me questa ragazza ha colpito sin dall’Australia, attendevo con maggior ansia il femminile quasi, speravo in una resa di conti al numero uno tra Serena e Angie, ma Angie si è dimostrata più forte arrivando in fondo e ha alzato due Slam quest’anno, numero uno ineccepibile.  

Negli scontri diretti quest’anno sono pari, e si sono affrontate solo in finale Slam. Nonostante tutto non ho percepito questa rivalità con la stessa intensità di un Williams – Azarenka o Williams – Sharapova. Riesci a spiegarti le ragioni per cui questo binomio che è andato avanti in questo 2016 un po’ sottotraccia rispetto al solito? Perlomeno mediaticamente parlando…

Con Azarenka sono amiche, con Sharapova si odiano, con la Kerber semplicemente non si possono provare emozioni. E’ un po’ quello che ho notato sempre in lei, anche dopo la vittoria è salita in tribuna dal suo team neanche fosse una spettatrice che era andata in bagno e tornava, magari non è apatica ma semplicemente così, non ama mettersi in mostra ed è molto umile e capisci bene che fa poco appeal sugli sponsor e che questi poi non spingono la rivalità mediatica.

Semplicemente Angie, come avrebbero detto le Vibrazioni in altri tempi. Scherzi a parte, l’ho sempre considerata una Ferrer donna e ancora oggi che è lì sul trono del tennis femminile non riesco a pensare qualcosa di diverso: molto umile, concentrata, stacanovista, metodica. E aggiungo tatticamente intelligentissima.

La mia impressione australiana fu quella di una mini Nadal, poi non nominarmi più le Vibrazioni in un We Cannot. Per il resto secondo argomento a tua scelta…quanto è bello quando ti dicono argomento a scelta agli esami eh.

Non me ne parlare, quanti We Cannot in più avremmo potuto fare con gli argomenti a piacere durante gli esami!

Penso saremmo stati già laureati…con lode chiaramente. Comunque “Consolo mi dica ciò che vuole”

Grazie Professore! Mi chiedevo quanto ci si possa mettere nei guai se anche  sull’argomento a piacere da scegliere si abbiano dei dubbi. Secondo te?

In quel caso si fa un bel fritto misto e si mette tutto dentro, e se ti muovi bene fra il fritto, il ketchup e la maionese il Prof è anche contento credo.

Bene allora ti chiedo di cosa ti interesserebbe di più parlare: un argomento già trattato (lo Slam che guarda al futuro), un altro già accennato (Roberta Vinci ha giocato un ottimo torneo ma non è bastato, che ne sarà di lei?) o un terzo nemmeno nella mente dell’Altissimo (due semifinaliste inattese con due prospettive future totalmente diverse: la Pliskova in rampa di lancio e la Wozniacki che sta pensando al ritiro alla “veneranda” età di 26 anni). A lei.

Penso la terza, sai bene il terrore che ho avuto riguardo la Pliskova, che comunque avrà modo di migliorare, mentre Carolina sembrava stesse tornando ad un livello accettabile e il papà, non lei, se ne esce con questa storia del ritiro precoce.

Come tu ben sai e come la storia ci insegna, le famiglie con troppo potere decisionale nel tennis hanno quasi sempre fatto danno. Purtroppo non mi sembra diverso con Caroline che all’apice della sua carriera avrebbe dovuto assumere un allenatore con la A maiuscola e andare a legittimare la sua vetta del ranking con un benedettissimo Slam. Ma sappiamo bene che chiunque abbia provato a recuperarla si è dovuto scontrare con l’ampio potere decisionale di papà Piotr (che comunque è uno dei pochi che considero in buona fede) e ha fallito. Sulla questione del ritiro però c’era stato un primo campanello d’allarme prima del torneo con la ragazza che ha scritto una lettera alla sua “lei” adolescente e pubblicata dall’ormai celebre (e meraviglioso) sito The Players’ Tribune. Sembrava quasi si stesse preparando alla vita post tennis.

Che andremo a leggerci tutti io per primo. Le ragazze sono più fragili, tante hanno lasciato e poi sono tornate, 26 anni son troppo pochi nonostante la fatica che può aver fatto nel circuito Caroline, credo che anche dovesse arrivare il ritiro potrebbe esserci un ritorno.

Ne abbiamo visti di ritiri precoci, ma credo che questo non sia il momento giusto per lei. Forse ha fatto il massimo che poteva fare, ma generalmente c’è qualche nube oscura che aleggia tra i giocatori che si ritirano precocemente, o al limite la voglia di smettere dopo aver raggiunto il più grande obiettivo della carriera. Alla fine della lettera però lei riflette ed intuisce cosa potrebbe fare “da grande”: dice di avere una grande passione per la moda ed il disegnare vestiti e crede di poter entrare in questo mondo grazie ai rapporti che lei e la sua famiglia hanno tessuto durante questi anni di carriera sportiva. Ce la vedi come stilista?

Sono la persona sbagliatissima a cui puoi fare questa domanda…hai presente Almagro e la diplomazia? Ecco stesso rapporto io con la moda.

O me con la matematica! Nemmeno io sono un esperto di moda (anzi) ma nonostante tutto credo possa farcela: è già famosa, è già in un certo senso avviata perché spesso presente a serate di una certa importanza invitata da tantissimi brand di moda e non, e poi potrebbe anche essere la testimonial di se stessa anziché di altre stiliste come fa adesso, credo che non sfigurerebbe affatto. E la Pliskova come la vedi tra qualche anno?

Si Carolina avrebbe la strada spianata già solo nel mondo del tennis, qualcuna vestirebbe qualcosa di suo. Per quanto riguarda la Pliskova tra qualche anno la vedo nelle prime 10, anzi diciamo 20, ma deve comunque rifinirsi, qui è arrivata abbastanza grezza, ma la Serena di turno la prima volta la sorprendi, la seconda la devi battere. Non so se mi sono spiegato.

Più che altro mi sembra una che non conosce mezze misure come la gran parte delle bombardiere del circuito WTA. Se, come dici tu, riuscisse a trovare equilibrio e maggiore versatilità potrebbe essere la classica mina vagante antipatica che non vorresti mai vedere dal tuo lato del tabellone.

Si ma penso aspiri a qualcosa di più che essere solo mina vagante. Consolone per me potremmo chiudere dopo una piccola parentesi sul vincitore maschile, solo per sottolineare quelle statistiche che ci hanno sorpreso, ma non so se anche tu sei rimasto con la “fame” su qualche argomento.

Con la fame no, avremmo potuto aprire una parentesi sullo US Open azzurro ma, Vinci a parte, purtroppo c’è poco da commentare. L’unico italiano ad essere uscito vincitore da questa settimana Yankee è calvo, non era neanche in tabellone, si chiama Angelo ha vinto 20 anni di poltrona… e che poltrona!

Ah e avevo capito giusto allora, dovremmo dedicargli un We Cannot a parte perché davvero non si può più.

Preferirei parlare di fisica quantistica a quel punto…

Non so se ci va vicino, ma vincere tre finali Slam su tre giocate e tutte e tre contro il numero uno del mondo del momento credo sia un caso fisico, matematico e statistico molto raro. Il protagonista si chiama Stan.

Semplicemente eccezionale. Essere avanti 3-0 contro i numeri uno del mondo in una finale Major è qualcosa di importante, se poi pensi che è in striscia positiva da 11 finali capisci che non si tratta nemmeno di una fortunata coincidenza. Ormai quando decide che deve andare in fondo ci va.

Sai non è soltanto questo che mi lascia stupido, ma mi dà proprio l’impressione che se è al 100% non ce n’è per nessuno, forse nemmeno un Djokovic al massimo può tenerlo, ovviamente la giornata di quel tipo tutta perfetta penso ti capiti una volta ogni allineamento di pianeti e roba astronomica varia. Non so se sei d’accordo con me o pensi che comunque contro un qualsiasi avversario in giornata si anche lui la storia sarebbe diversa.

Discorso difficile da affrontare e sentenze dure da emettere, sarebbe bello averli tutti al loro massimo e vedere chi la spunterebbe ma purtroppo non succederà mai. Io credo che un Djokovic al suo massimo potrebbe fermarlo ma sono discussioni che lasciano il tempo che trovano, purtroppo non lo sapremo mai.

Risposta più diplomatica del nostro Consolone che non si sbilancia.

No più che altro veramente sarebbe bello ma è un sogno proibito. Pensa ad avere adesso Federer e Nadal al massimo con gente come Djokovic e Wawrinka che sono venuti fuori con il passare degli anni e con il calare dei primi due…

Con il calare e soprattutto grazie ai primi due che hanno alzato l’asticella. Povero Murray manco nel campo delle ipotesi assurde lo inseriamo…

Hai ragione su tutto. Anche Murray merita una parentesi: giocatore che tanto ha fatto ma è riuscito a raggiungere gli obiettivi che si era prefissato, vedi Wimbledon e le Olimpiadi in casa e non a caso era il favorito per la vittoria finale anche a Flushing Meadows. Purtroppo vedo ancora dei lati del suo gioco e del suo carattere (soprattutto l’approccio alla partita) ancora troppo spigolosi, ma il succo è che credo possa essere ancora più forte di così anche perché è un giocatore completo pur non sembrandolo. Djokovic e Wawrinka invece li considero arrivati all’apice.

Brevemente: Murray è il più tecnico di tutto dopo Federer ma non sfrutta il suo gioco; Wawrinka, testimonial dell’Ikea Fuori Tutto in quel momento, è arrivato; Djokovic può migliorare nel gioco a rete.

Djokovic deve migliorare nel gioco a rete, lo ha fatto anche Nadal che oggi è un buonissimo giocatore di rete e lui ha tutte le carte in regola per seguire Rafa. Anche se ormai quelle volèe non chiuse e soprattutto quello smash con invasione non glielo restituisce più nessuno…

Ecco bravo mi parli dello smash e mi dici che non può migliorare. Ebbene siamo giunti al momento più creativo del We Cannot Be Serious.

Mi dica tutto!

Manca il titolo, io pensavo a qualcosa sul fatto che le seconde linee hanno vinto, ma “la rivincita dei numeri due” non può andare perché una è diventata numero uno e l’altro è rimasto tre. Idee tu? Cambiando argomento o aggiustando la mia?

Mmm…potremmo prendere in considerazione il fatto che comunque non si tratta di due giocatori molto popolari e metterlo in risalto.

Sto pensando anche a Pouille e Pliskova, è stato un po’ uno slam nuovo da un certo punto di vista, non voglio dire sorprese perché i vincitori non erano alla loro prima volta.

Però hai colto nel segno, la novità può essere la parola chiave di questo US Open, pensa alla prima volta sotto il tetto (peraltro inaugurato da Seppi), o il nuovo Grandstand che va a sostituire lo storico omonimo, lo shot clock per i juniors e una nuova numero uno del mondo per il tennis femminile.

Si potrebbe giocare anche sul fatto che i vecchi la fanno ancora da padroni tra le novità, intesi sia come vecchi di età, sono entrambi sui trenta, e sia perché non sono nuovi ad una vittoria Slam. “L’esperienza paga tra le novità dello Us Open” o “Nello Us Open delle novità spazio ai vecchietti”?

Si anche se nel complessivo probabilmente stavolta il vecchio è passato un po’ in secondo piano rispetto alle tante sorprese e prime volte. Quel che è certo è che stavolta le novità hanno prepotentemente provato a farsi largo e hanno provato a rompere la monotonia. Premesso che il tuo titolo trova il mio appoggio avanzo anche io la mia proposta: “Il nuovo avanza ma il vecchio non molla”.

Mmm penso che il luogo dobbiamo comunque indicarlo: “Tra le novità dello Us Open: nuovo che avanza ma vecchio che non cede”?

Quasi perfetto: parlerei più innovazioni che di novità per rendere maggiormente l’idea e lasciare “nuovo” come unica parola con quella radice, per il resto mi fido di te e di eventuali tue ulteriori modifiche.

No Consolone dopo questa botta di alta grammatica, che anche la Crusca prenderebbe appunti, io darei appuntamento al prossimo Slam. Wimbledon 2017 sarebbe interessante visto come vanno i Major negli ultimi tre anni, ma sicuramente ci faremo vivi prima purtroppo per voi lettori.

Io spero invece che nè la Crusca nè Sgarbi leggano questa chiacchierata altrimenti la parola inglese goat da acronimo molto usato anche nel tennis (Greatest Of All Time, ndr) diventerebbe sostantivo. Immagino tu sappia cosa vuol dire…

S’è fatta anche una certa, un piccolo suggerimento?

Vuol dire:“Capra! Capra! Capra!” (cit.)

Era facile in effetti, Consolone ci salutiamo?

Con dispiacere ma si.

Alla prossima.

Alla prossima direttore. Alla prossima anche a tutti voi lettori (genitori, fratelli/sorelle/cugini e forse migliori amici).

Simone Milioti & Fausto Consolo

Ho letto il We Cannot Be Serious fino in fondo?

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Aggiungeremo il sondaggio qui sotto “Ho letto il WCBS fino in fondo?” Risposte: si, no, posso imbrogliare?

La terza risposta la cambierei con: mi fanno pena quindi dico sì anche se non so nemmeno chi siano.

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